Andrea R.
Mi aiuta il “perfetto” del verbo greco antico eurisko a dare un senso all’esperienza devastante nell’Antico Borgo di Monchiero dal 14-15/9/23||Da tempo cercavo un luogo non comune e fuori dai soliti cliché che si usano, spesso solo verbalmente, ove “inviare” qualcuno che meriti una punizione e/o che mi abbia fatto un torto, e finalmente l’ho trovato: regalargli/le un soggiorno anche di una sola notte (sufficit) con cena/menù "disgustazione" presso l’Antico Borgo di Monchiero.||||Mia moglie ed io arriviamo intorno alle 16,00 in questo piccolo e carino borgo arroccato su una collina con vista Tanaro (e cimitero), grati ai nostri cari amici (rimasti saldamente tali), ignari dell’avventura che avremmo vissuto e che ci avevano regalato, sotto forma di voucher prepagato, un soggiorno qui per il nostro matrimonio.||||Giunti di fronte all’Albergo, appena in alto fuori dall’angusta porta d’entrata (la struttura mi pare fosse un monastero del XVIII secolo - quindi appropriata) e da cui si scorge un cortiletto interno, si trova un cartello pendente con ben in edivenza la categoria dell’Hotel:e 4 stelle. Molto bene: anche se la porta chiusa già costituisce una prima “barriera” psicologica, pazienza.||||La porta, comunque, è chiusa. Suoniamo il campanello a lato... nessuna risposta. Notiamo un foglio stampato apposto alla porta medesima che riporta in Italiano ed Inglese di telefonare ad un numero di tel., se nessuno apre (vero servizio da 4*!).||||Risponde e ci apre una gentile signorina che scopriamo essere anche la Receptionist ( e poi la waitress, la telefonista e tutto ciò che occorreva, in quanto unica presenza dello staff nell’hotel)...(4*!). Ci facciamo riconoscere e, sempre sulla porta d’ingresso, le diciamo che abbiamo prenotato con un voucher che constava di cena ed un pernottamento. ||||Il viso della Factotum sbianca e, tentennando, ci comunica che “durante la settimana quando ci sono pochi ospiti, il ristorante è ...chiuso”!!! Rabbia, Fuoco, Magma Incandescente! Vistosamente trattenendosi, mia moglie le fa presente che qualcuno ha pagato per quel servizio e che è quindi dovuto e che certo senza la cena non ci saremmo fermati per il solo dormire. Non vedendo reazioni se non convulse di chi non sa cosa fare, io suggerisco una telefonata a chi può decidere qualcosa. ||||Ci spostiamo all’interno. Chiama quindi un fantomatico Claudio, il cuoco/proprietario, che ammette di essersi dimenticato di noi (4*!) e che, fuori per un catering (sapiente sincronizzazione del lavoro...), sarebbe tornato non prima della 19,45 per cucinare apposta per noi.||||La Factotum, leggermente sollevata da questa “toppa”, si appresta a darci le chiavi elettroniche della stanza. Ci stupiamo molto che non ci chieda i documenti per registrarci... ma non era obbligatorio? Mah... ||||Raggiungiamo la stanza e, contemporaneamente ad una coppia di Olandesi sullo stesso piano, constatiamo che le chiavi elettroniche semplicemente non funzionano. La nostra, poi, proprio non ne vuol sapere e lei è costretta a scendere nuovamente e procurarci una solida chiave di metallo che ci consente finalmente l’accesso alla stanza. ||||Stanza potenzialmente carina, ma: illuminazione scarsa con fioca luce di cortesia solo da un lato, prese di corrente ai comodini singole (ergo, se si piazza un’abat-jour, il telefono non lo carichi più), vistoso buco nella tenda a finestra, televisione solo sintonizzata sui canali Sky quindi, per es., niente tiggì, carta igienica iniziata e frettolosamente ripiegata, dispenser per il sapone a pressione (roba da Kasanova express, con tutto il rispetto...) quasi vuoto, frigobar nascosto nell’armadio e desolatamente vuoto... (4*!)||||Giunge, al fin, l’ora della cena alla quale ci apprestiamo con un po’ di timore. Ci aveva detto, la onnipresente Factotum, che ci avrebbe fatto preparare il tavolo dietro la Reception. Vabbè.||||Peccato che dietro la Reception vi sia quello che si può tranquillamente definire un ampio sgabuzzino, corredato di armadio a grandi scomparti aperti in cui sono depositate lenzuola e tovaglie a vista arrivate dalla Lavanderia e pronte all’uso (4*!). ||||Tavolo mesto, tristemente spoglio, con il minimo essenziale (genius loci monastico?) e molto poco invogliante. Ci sediamo, e – senza che ci venga chiesto se fossimo allergici a qualcosa, figuriamoci – la solerte Factotum ci porta gli antipasti per i quali prima avevamo distintamente udito i “din..din” del microonde che li aveva scaldati ( e comunque rivelatisi la portata migliore della cena).|| Ad essi ha fatto seguito un piatto di tajarìn dal banale sugo di salsiccia e carote, dopo il quale – nonostante dispongano di posate per almeno 200 persone e noi fossimo gli unici a cena – devo espressamente chiedere alla Factotum che almeno ci cambi il coltello.... ||||Si prosegue con il trionfo della cena: brasato con contorno. ||||A parte gli zucchini zuppi d’olio che mia moglie non ha toccato (io sì... troppa fame), l’apoteosi è stata il brasato... il guanciale di manzo: ne fa la descrizione la cortese Factotum presentandoci il piatto.....ma quando mai si propone in un ristorante il guanciale di manzo brasato? (4*!) Tutto tendini e grasso....(4*!) ... mia moglie lo lascia intonso ed io no, per il motivo di prima, pentendomene amaramente durante l’indigesta notte.||||Al sopraggiungere della diligente Factotum, che ci proponeva un’ulteriore attesa di 10 minuti per cuocere il dessert al cioccolato (ma non potevano iniziare a cuocerlo prima, mentre cenavamo? Grande organizzazione del lavoro da parte del cuoco...!) rifiutiamo cortesemente, per evitare altre sgradevoli sorprese. Terminiamo il vino e ci ritiriamo.||||La mattina, la colazione viene servita nel solito sgabuzzino, per 6 persone su due tavoli separati (4 gli ospiti Olandesi di cui sopra) : niente tovaglie, per carità, solo tovagliette. Nel tavolo-vivande, in piatti appoggiati sulla cruda superficie lignea, torte fatte in casa (buone) e brioches nel rigoroso numero di 6 (se io ne volessi 2, qualcuno rimane senza... quindi anche qui morigeratezza di francescana memoria), bicchieri rigorosamente di plastica per il succo (ovviamente da bric di cartone, vere spremute ? – queste sconosciute...) (4*!).||Subito dopo colazione, rifacciamo le valigie e volendo fuggire al più presto, torniamo a riconsegnare le chiavi a qualcuno che, con un frettoloso sorriso e codardamente senza chiedere alcunché sulla nostra permanenza, le prende, butta lì un arrivederci ( sicuro.... aspettami...) e se ne va con una tovaglia sotto il braccio verso lo sgabuzzino, voltandoci velocemente le spalle.||Non basteranno i prossimi due anni di chiusura in cui probabilmente vi saranno dei lavori di ristrutturazione edilizia, a curare lo sfacelo vergognoso di cui siamo stati involontari protagonisti, quello che va ricostruito è l’atteggiamento, la correttezza, la sciatteria, la inesistente capacità hoteliera e, seppur io sia conscio di quali siamo i criteri di assegnazione delle stelle – basati sulla quantità e NON sulla qualità dei servizi a disposizione – qui siamo all’ignoranza più crassa dell’abc dell’hotellerie. ||||Suggerisco di cambiare lavoro, oppure proponetevi come severa ed indimenticabile punizione per qualcuno – in questo caso sarò per sempre un vostro fan.