Rifugio Sandro Occhi all'Aviolo - Edolo, Provincia di Brescia

Federico Bonomi

5 anni fa siamo stati per la prima volta in questo splendido rifugio per pranzo: mangiammo divinamente, tra prodotti tipici e vero spirito di montagna.
Vogliosi di ripetere l’esperienza, prenotiamo la mezza pensione per ferragosto (cena+pernottamento+colazione): grande errore. Partiamo dalla selezione: 3 primi (tutti vegetariani nonostante il menù esterno al rifugio riportasse anche dei ragù e una miriade di altri piatti non proposti), 2 secondi e un solo dolce. Optiamo per la pasta all’arrabbiata e lo spezzatino con la polenta. Adesso, io capisco che ci troviamo in un rifugio, ma una pasta così scotta credo di non averla mai mangiata (tra l’altro ogni cartello esterno al ristorante riportava “pasta fatta in casa”, probabilmente si riferivano alla casa del Signor Barilla) con una dose veramente misera di sugo (credo preconfezionato). Anche lo spezzatino ha lasciato veramente a desiderare.
Veniamo alla colazione: 2 fette biscottate con un miele e una marmellatina. Ovviamente fette di crostata con supplemento.

Camerata classica da rifugio, ci stava. Peccato che la doccia costava 6€, prezzo decisamente fuori scala per un rifugio.

NON consigliato, il posto è bellissimo ma (almeno per quanto riguarda la cena) non ha senso andare per mangiare, spreco di soldi.

Sicuramente siamo partiti con aspettative altissime, spiace che la (credo) nuova gestione non sia riuscita a mantenere la qualità che veniva proposta qualche anno fa.

Alessandro Profeta

MEZZA PENSIONE GRANDE DELUSIONE
Io e i miei amici abbiamo pernottato con la formula della mezza pensione (cena+pernottamento+colazione) e siamo rimasti molto delusi dalla strategia del rifugio nell’organizzare i pasti e i servizi per la persona. Partendo dal cibo, siamo tornati dopo 5 anni anche perché, tra i vari punti di forza di questa bellissima struttura, c’era proprio l’offerta gastronomica. Infatti ricordavamo di aver pranzato divinamente, con materie prime davvero notevoli.
Sorprendentemente, abbiamo scoperto che per cena - oltre a non essere servito nessuno dei piatti più iconici presenti solo a pranzo, che ci avevano così colpito (scelta discutibile ma comunque ce ne siamo fatti una ragione) - la qualità dei piatti proposti è molto scadente (livello mensa ospedaliera).
Tanto scadente che a pasto concluso nessuno di noi è riuscito a trovare qualcosa che ci ricordasse anche solo lontanamente le portate del pranzo. Tutto ciò mi sembra una vera e propria disparità di trattamento difficile da accettare.
Oltretutto a colazione (che prevedeva due fette biscottate con confetture confezionate e bevanda calda) abbiamo percepito come il massimizzare i profitti sia la regola per la quale non sono ammesse eccezioni: infatti per poter prendere una fetta di torta/crostata fatta in casa bisognava pagare a parte, mentre in altre strutture ci è capitato spesso di poterle mangiare senza pagare nulla in più, come segno (tanto apprezzato) di ospitalità.
In merito ai servizi per la persona mi sembra eccessivo richiedere 6 euro a testa per la doccia (specialmente chiederlo a chi usufruisce della formula più redditizia per il rifugio, ovvero i 56 euro cadauno della mezza pensione, sebbene quest’ultimo prezzo sia in linea con gli attuali prezzi per chi non è socio cai), dato che in molti altri rifugi o era gratis, oppure a gettoni con una spesa non considerevole (50 cent/un euro).
Al netto di questi aspetti, i ragazzi del personale sono molto cordiali e sicuramente non colpevoli delle scelte discutibili appena elencate. Mi dispiace quindi sottolineare come le strategie scelte dai responsabili non rispecchino l’idea di accoglienza in montagna che mi sono fatto dopo diversi anni di pernottamenti nelle montagne della zona.

Alessandro Pegurri

Eravamo stati 5 anni fa a pranzo e ci aveva particolarmente colpito la qualità della proposta gastronomica. Siamo tornati con formula mezza pensione (cena + colazione) per il ricordo dell’esperienza precedente, trovando invece solo un’enorme delusione.
Visto il prezzo (56€) mi sembra assolutamente inaccettabile proporre una scelta limitatissima di piatti, cucinati poi in modo scadente. Pasta all’arrabbiata stracotta (con sugo in scatola) che sembrava in brodo, seguita da spezzatino di cuoio con polenta probabilmente istantanea.
Nonostante la nostra perplessità ci è stato detto che i piatti di selvaggina del menù completo sono esclusiva del menù pranzo.
Capisco che non ci troviamo in un ristorante di alta cucina, ma questo non giustifica una qualità da mensa di così basso livello.
Non so se il calo della qualità sia dovuto agli anni passati o a una differenza abissale tra pranzo e cena, ma se è la seconda il tutto è ancora più ingiustificabile.
Ciliegina sulla torta sono la doccia a 6€ (offensivo visto il prezzo già pagato) e le torte da pagare fuori dall’offerta della colazione (composta solo da fette biscottate e confetture confezionate).
Sono dispiaciuto di lasciare questa recensione, ma spero possa contribuire a riportare la qualità ai livelli di un tempo.

DANIELE TACCOLA

Luogo incantato con personale molto gentile e disponibile, prezzi medi per i piatti espressi buoni per la media delle zone. Il percorso che alcuni danno percorribile per tutti io lo consiglierei per esperti dato che ci sono alcuni passaggi nei quali è necessaria una giusta preparazione motoria .

Elenia Gourmetaspasso

Immerso tra le vette e a due passi dal lago Aviolo, questo rifugio rispecchia l’identità di un tempo. Concretezza e natura. Piatti genuini e caserecci. Materie prime del territorio e molto buone. Zuppe e paste fatte in casa. Le carni e il formaggio alla brace davvero buone. I dolci, semplici e freschi. Carta vini del territorio.
Vale tutta la camminata

so87g

Dopo la faticosa salita ci siamo concessi un tagliere di salumi e la birra, tutto molto buono e servizio cortese. La vista delle vette è stupenda

Michele Deponti

Luogo incantevole e intimo!
Cibo spettacolare!
Staff gentile dove si vive appieno un’atmosfera domestica.
Stra consigliato!

Davide Pastelli

Ho alloggiato qui durante l'Alta Via dell'Adamello, oltre ad esserci transitato altre 3/4 volte mentre salivo al lago d'Aviolo.
Il proprietario è una persona squisita, ha voluto condividere con noi un po' della sua storia e di quella del rifugio e mi ha dato l'impressione che parlasse con il cuore.
Per quanto mi riguarda la recensione può anche finire qui, perché questo è tutto ciò che conta, al di là dei servizi vari.
Aggiungo solo che se passate di qui vale la pena anche di fermarsi ad alloggiare, magari percorrendo, se escursionisti allenati ed esperti, il giro delle Aquile come ci ha consigliato il proprietario stesso.